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Giro di boa. La Serie A ha chiuso ieri sera il girone di andata con il deludente pareggio dell’Inter e il tris della Sampdoria all’Udinese. La squadra di Mazzarri gioca con evidenti limiti di qualità dalla cintola in su e il massimo sforzo degli undici messi in campo dal tecnico livornese produce solo qualche sporadico episodio davanti alla porta dei clivensi. Poca roba per sperare di rimontare i dieci punti che separano l’Inter dal terzo posto e dalla Champions League dell’anno prossimo. In più il silenzio del presidente Thohir alla voce mercato non fa pensare ad un futuro roseo: prima le cessioni, ma al di là delle critiche legittime alla strategia della società nerazzurra, in realtà non ci si può aspettare un esborso ecumenico immediato da un presidente che a malapena conosce la realtà del pallone italiano. La pazienza è la virtù dei forti. D’altronde non si può chiedere ai nerazzurri più di così: se si pensa che uno dei migliori marcatori è il giapponese Nagatomo, che sulla fascia destra gioca Jonathan, che in mezzo al campo solo il giovane Guarin può reggere fisicamente i 90 minuti, che i “vecchietti” Cambiasso, Zanetti e Samuel non hanno più il fiato per trascinare la squadra e che l’inserimento degli altri giovani (Kovacic in primis) non ha ancora portato i frutti previsti (o almeno desiderati), allora la quinta piazza in classifica a metà stagione è già da considerarsi un successo. Soprattutto perché lì davanti corrono come treni. A parte la Fiorentina bloccata a Torino sullo 0-0 e che comunque mantiene il quarto posto, il terzetto di testa non perde un colpo. Il Napoli espugna il Bentegodi, ma non ridimensiona l’ottima squadra di Mandorlini, perché se l’obiettivo del Verona ad inizio stagione era quello di rimanere in Serie A, i punti persi in casa con il Napoli di Benitez non devono preoccupare, perché sono altre le partite con cui fare bottino pieno. Ad oggi comunque Mandorlini può contare gli stessi punti dell’Inter nata per altri scopi, può essere decisamente contento. D’altro canto la squadra di Benitez fa il suo compitino come da copione, ma ormai il destino degli azzurri è nelle mani di Roma e Juventus. La squadra di Conte giornata dopo giornata sfonda record su record. Anche il Cagliari si inchina alla Vecchia Signora: dopo che Pinilla aveva illuso i sardi, i banconeri salgono i cattedra e fanno vedere tutto il loro valore. Llorente (doppietta), Marchisio (risorto) e Lichtsteiner firmano il 4-1 con cui la prima della classe conferma lo strapotere (solo italiano). Dietro la Roma non fa fatica a rispondere di poker ai rivali: quattro gol al Genoa di Gasperini e tanti saluti alle (poche) critiche ricevute dopo la partita con la Juve. Certo per i romani si fa sempre più dura ora che il numero delle partite diminuisce e quello di distacco dalla Juve rimane sempre lo stesso, ma manca ancora tutto il girone di ritorno da giocare e si sa che la palla è tonda. Ne sa qualcosa Abbiati, portierone del Milan, che si vede trafitto dal baby-bomber del Sassuolo Berardi (stella juventina) per ben quattro volte dopo che Robinho e Balotelli avevano portato avanti l’ormai ex squadra di Massimiliano Allegri. Esonero immediato e panchina affidata a Tassotti, anzi no a Seedorf. Il predestinato. In realtà la successione del nuovo tecnico del Milan passa un po’ in secondo piano, perché primo fra tutto c’è l’eterno finto sodalizio fra gli ad della squadra Adriano Galliani e Barbara Berlusconi. Un telenovela che a fine stagione potrebbe finalmente finire e lasciare il Milan al nuovo allenatore e ai tifosi che, d’altra parte, non perdono tempo e accusano proprio la società di incompetenza. In fondo al gruppo il Sassuolo fa bottino pieno proprio contro il Milan in crisi e si porta un punto sopra la zona retrocessione, lasciando Bologna, Livorno e Catania stretti in tre punti, ma ultimi in classifica. Sabato 18 si ricomincia, la Roma ospita il Livorno, la Juventus a Marassi contro la rinata Sampdoria di Mihajlovic non avrà vita facile, anche perché il Napoli a Bologna rimane favorito. Salvo sorprese dell’ultimo minuto.
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 28/04/2024 12:42:50 |
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